Sotacarbo e Netl insieme altri tre anni su idrogeno e combustibili rinnovabili

Il presidente Sotacarbo Mario Porcu e il direttore del Netl Brian J. Anderson Sotacarbo hanno sottoscritto l’estensione sino al giugno 2026 dell’accordo di collaborazione avviato nel 2018 tra

Data:
12 novembre 2021

Ingresso-Centro ricerche Sotacarbo-2021
Ingresso-Centro ricerche Sotacarbo-2021  
Il presidente Sotacarbo Mario Porcu e il direttore del Netl Brian J. Anderson Sotacarbo hanno sottoscritto l’estensione sino al giugno 2026 dell’accordo di collaborazione avviato nel 2018 tra l’azienda isolana e il Dipartimento dell’Energia degli Stati Uniti per lo sviluppo di tecnologie per la produzione di energia elettrica a basse emissioni di carbonio. Un prolungamento che abbraccia anche la ricerca sull’idrogeno e i combustibili verdi. L’accordo sottoscritto nel 2018 aveva durata quinquennale. La scelta di rinnovarlo anticipatamente per altri tre anni (scadenza giugno 2026) scaturisce dal raggiungimento anticipato degli obiettivi di ricerca fissati nell’accordo originario e dalla volontà di utilizzare i due anni residui dell’accordo iniziale per avviare le attività del prolungamento (2023-26), che recepiscono i nuovi indirizzi del governo Usa e dell’Unione Europea sui temi dell’energia e del cambiamento climatico. “L’impegno di Netl di proseguire e aumentare il coinvolgimento nelle attività da eseguire nel Centro ricerche Sotacarbo per la gestione della transizione energetica e lo sviluppo di tecnologie low carbon, idrogeno e combustibili rinnovabili, è un altro tassello nell’implementazione del nostro Centro e nello sviluppo di tecnologie che dovranno assicurare la transizione energetica della Sardegna”, ha dichiarato il presidente Porcu. Tra i punti chiave diversi progetti legati all’idrogeno che verranno sviluppati nei laboratori e negli impianti del Centro ricerche Sotacarbo. “L’accordo firmato oggi è la testimonianza dell’apprezzamento per il lavoro fatto dai nostri colleghi assieme ai ricercatori Sotacarbo, che per noi rappresenta la collaborazione internazionale più proficua tra quelle in corso”, spiega Charles Taylor, responsabile delle collaborazioni internazionali del Netl. “L’impegno economico in questo accordo è valutato in quattro milioni di dollari e siamo convinti che non solo la Sardegna ma anche l’Italia e gli Stati Uniti beneficeranno delle attività che svilupperemo assieme sull’idrogeno pulito”. Sempre su questi temi lo scorso marzo il governo statunitense aveva scelto di finanziare il progetto presentato da Sotacarbo assieme all’Electric Power Research Institute (Epri) e Hamilton Maurer International (Hmi) per la conversione di rifiuti plastici non riciclabili in un combustibile gassoso pulito, caratterizzato da un elevato contenuto di idrogeno. Un progetto che si sta svolgendo in parallelo nei centri Epri di Charlotte (North Carolina) e Palo Alto (California), gli uffici di Hmi di Hudson (Illinois) e Little Canada (Minnesota) e il Centro ricerche Sotacarbo di Carbonia, dove viene eseguita tutta la sperimentazione. L’accordo Sotacarbo-Netl, che rientra nella cornice definita dal Bilaterale tra Usa e Italia su ricerca e energia, permetterà inoltre di rafforzare e sviluppare la cooperazione scientifica e lo scambio di ricercatori tra i due Paesi.

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Ultimo aggiornamento

16/05/2023, 15:26