Gassificazione controcorrente

Mentre le multinazionali vanno via dal Sulcis, c'è anche chi dall'estero arriva qui per preparare il futuro. La società ungherese Ormosszén Kft, che gestisce in patria una miniera di carbone

Data:
26 febbraio 2013

Gassificatore impianto dimostrativo
Gassificatore impianto dimostrativo  

Mentre le multinazionali vanno via dal Sulcis, c'è anche chi dall'estero arriva qui per preparare il futuro. La società ungherese Ormosszén Kft, che gestisce in patria una miniera di carbone a cielo aperto, ha chiesto alla Sotacarbo di sperimentare nel Centro ricerche di Carbonia la gassificazione in letto fisso "up-draft" (operante in controcorrente). Una tecnologia che, negli auspici della società ungherese, dovrebbe consentire di massimizzare le prestazioni globali del carbone magiaro, minerale di basso rango, caratterizzato da un'elevata umidità e da un potere calorifico molto basso. I test, iniziati la scorsa settimana, proseguiranno sino alla seconda metà di marzo. L’ingegnere Alberto Pettinau, responsabile del progetto per Sotacarbo, rivela che questa è solo la prima tappa di un percorso più lungo: «Nelle intenzioni della Ormosszén, questa sperimentazione preluderà a una collaborazione più duratura, in cui la nostra società dovrà fornirgli il supporto tecnico per la progettazione e realizzazione, in Ungheria, di un impianto di taglia industriale - alimentato con 1500-2000 kg/h di carbone - per la produzione di energia elettrica con carbone locale». Progetto che evidenzia l'importanza del Centro ricerche di Carbonia e ribadisce il profilo internazionale della Sotacarbo, che dal 1991 è stata designata dal ministero dell'Industria come membro italiano nella IEA Clean Coal Centre, organizzazione mondiale che rappresenta lo stato dell’arte delle tecnologie più innovative sul carbone.

Rassegna stampa: Sotacarbo gassifica il carbone ungherese - Staffetta Quotidiana (pubblicato giovedì 21.2.2013)

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Ultimo aggiornamento

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