Combustione delle biomasse: nuova pubblicazione Sotacarbo-UET Lahore
La strada verso la produzione di energia sostenibile e a basse emissioni di anidride carbonica richiede un rapido sviluppo e una veloce diffusione delle tecnologie cosiddette “low carbon”, con
Data:
24 luglio 2020
La strada verso la produzione di energia sostenibile e a basse emissioni di anidride carbonica richiede un rapido sviluppo e una veloce diffusione delle tecnologie cosiddette “low carbon”, con particolare riferimento a quelle basate sulle fonti rinnovabili. Le biomasse, in particolare, promettono di giocare un ruolo chiave in questa fase di transizione energetica, dal momento che il loro uso è ampiamente programmabile (a differenza delle fonti solare ed eolica) e possono essere impiegate per rimpiazzare i combustibili fossili in numerose applicazioni, con un significativo contributo alla riduzione delle emissioni di CO2.
Uno degli aspetti chiave nella possibile sostituzione dei combustibili fossili (il carbone su tutti) con le biomasse è rappresentato dal diverso comportamento di queste ultime in fase di combustione, con conseguenti differenze nelle prestazioni dei processi. E un’ampia conoscenza dei fenomeni di propagazione della fiamma consente l’ottimizzazione dei sistemi.
L’analisi sperimentale di questi fenomeni è il risultato di una collaborazione scientifica tra il gruppo di lavoro Energy Environment and Sustainability Research (EESR) della University of Engineering and Technology (UET) Lahore (Pakistan), coordinato dal prof. Muhammad Farooq, con la participazione di Sotacarbo (nell’ambito di un protocollo d’intesa firmato nel settembre 2008), l’Università di Leeds (Regno Unito), l’Università di Malaya (Malesia) e quattro atenei pakistani che collaborano con EESR: Bahauddin Zakariya University, University of Sargodha, Government College University and University of Management and Technology. Molto promettenti i risultati, appena pubblicati nella rivista scientifica internazionale “Biomass Conversion and Biorefinery” (edita da Springer). “Abbiamo studiato le proprietà di diverse biomasse e valutato il rischio di esplosione rispetto a quanto avviene col carbone”, dice Muhammad Azam Saeed (professore alla UET Lahore e principale autore dello studio). “È cosa nota che più sono fini le particelle di biomassa, più queste sono reattive. Ma questo studio consente di quantificare l’andamento della propagazione della fiamma e di ottenere risultati sperimentali attendibili per l’ottimizzazione dei processi”.
“Lo studio è un ulteriore risultato della riuscita collaborazione tra Sotacarbo e UET Lahore, che copre diversi settori di ricerca sulle tecnologie a basse emissioni di CO2 e un reciproco coinvolgimento in eventi internazionali come la Sotacarbo Summer School”, conclude Alberto Pettinau, Direttore scientifico di Sotacarbo e co-autore del lavoro.
“Il nostro obiettivo è rafforzare la ricerca sulla sostenibilità ambientale per tutelare il pianeta, attraverso una rete di collaborazione del gruppo EESR”, dice prof. Farooq. “In questo studio, la dipendenza dei fenomeni di propagazione della fiamma dalla dimensione delle particelle della biomassa polverizzata è stata confrontata con le prestazioni del carbone usando un’apparecchiatura sperimentale avanzata per effettuare test di combustione ed esplosione”. APettinau
Ultimo aggiornamento
09/12/2024, 17:37