A scuola di ricerca

Contemperare la questione ambientale con quella energetica è un problema che ciascuno può contribuire a risolvere con un utilizzo consapevole e virtuoso dell’energia.

Data:
01 maggio 2015

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Contemperare la questione ambientale con quella energetica è un problema che ciascuno può contribuire a risolvere con un utilizzo consapevole e virtuoso dell’energia. «Diffondere questa consapevolezza è uno degli obiettivi delle attività di comunicazione, informazione e divulgazione della Sotacarbo» spiega il vicepresidente della società Giuseppe Girardi. Un’apertura verso l’esterno, portata avanti in più modi, che mira a sensibilizzare l’opinione pubblica su argomenti come riscaldamento globale, sostenibilità ambientale, risparmio e efficienza energetica. La visita del Liceo scientifico di Bitti ha completato i primi due mesi di attività del Progetto Zoe (Zero Emission). Iniziativa della Sotacarbo utile ad avvicinare il mondo della scuola ai temi di ricerca portati avanti nel Polo tecnologico dell’Energia pulita di Carbonia. Oltre 400 studenti provenienti da tutta l’Isola hanno partecipato ai laboratori didattici organizzati dai ricercatori Sotacarbo nel Centro ricerche dell’ex miniera di Serbariu. Il Progetto Zoe è articolato in due percorsi distinti: uno per gli studenti delle elementari e uno per quelli delle superiori. In entrambi i casi si fanno conoscere danni, rischi e possibili soluzioni per mitigare i problemi legati all’uso delle fonti energetiche. Il percorso rivolto ai bambini della scuola primaria è di tipo ludico-didattico. Attraverso semplici esperimenti di laboratorio realizzati in un’aula allestita per la realizzazione di attività pratiche, e utilizzando lo strumento del gioco, è possibile interessare e sensibilizzare anche i più piccoli alla necessità di un uso razionale dell’energia. Anche il secondo percorso – per i ragazzi della scuola secondaria di secondo grado (principalmente terza e quarta superiore) – utilizza le esperienze di laboratorio per favorire la comprensione delle tecnologie di cattura, trasporto e confinamento dell’anidride carbonica. Nel caso delle superiori, vista l’età degli studenti, vengono presentate più nel dettaglio anche altre attività di ricerca sviluppate dalla Sotacarbo. «Una visita molto interessante, che completa la formazione dei ragazzi, perché dà anche a noi la possibilità di coprire, in modo più approfondito, temi già affrontati a scuola. Tra l’altro centri di ricerca come questo, offrono gli strumenti per far cogliere ai ragazzi nuovi aspetti dei problemi studiati sui libri di testo, approfondimenti che sarebbero impossibili nelle nostre aule» è il commento di Luigi Satta, professore di Biologia, Chimica e Scienza della Terra del liceo scientifico di Bitti. I prossimi 2 e 3 maggio, in occasione di Monumenti aperti, il Centro ricerche Sotacarbo sarà aperto per la prima volta non solo alle scuole ma a tutta la popolazione. Le visite saranno accompagnate dagli studenti della scuola “Camilla Gritti” di Carbonia. E nella serata del 2 maggio alle ore 20.30, nell’auditorium del Centro, è prevista la proiezione gratuita del film “Quando Olivetti inventò il Pc”. Il perché della scelta è spiegato dal vicepresidente Sotacarbo Girardi: «Adriano Olivetti era un precursore e un industriale illuminato. Sicuramente un personaggio capace di promuovere valori positivi, che nel nostro piccolo cerchiamo di porre in pratica nel nostro lavoro».

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Ultimo aggiornamento

16/05/2023, 16:25