Sotacarbo ha partecipato alla 15th International Conference on Carbon Dioxide Utilization (ICCDU XV), il più importante, a livello mondiale, sulle tecnologie di utilizzo della CO2. Il congresso si è tenuto a Shanghai (Cina) dal 17 al 21 luglio 2017, ed è stato organizzato dal Shanghai Advanced Research Institute of Chinese Academy of Sciences (SARI-CAS) e dalla ShanghaiTech University.

Nel corso dell’evento è stato ribadito l’enorme e sempre crescente interesse verso la possibilità di considerare l’anidride carbonica non più come un composto pericoloso, ma piuttosto come una preziosa risorsa da impiegare come materia prima per la produzione di combustibili liquidi e prodotti chimici (primo tra tutti il metanolo), che potranno sostituire completamente gli analoghi prodotti di derivazione petrolifera. In altre parole, si guarda si processi di utilizzo della CO2 come una sorta di “raffinazione di quarta generazione”, naturale sviluppo delle raffinerie convenzionali di petrolio (prima generazione), degli impianti ormai commerciali di raffinazione del carbone (seconda generazione) e delle bio-raffinerie (terza generazione).

Particolare risalto è stato dato a due dei processi in fase di studio presso Sotacarbo, ovvero i processi di idrogenazione catalitica e quelli di riduzione fotoelettrochimica. L’idrogenazione catalitica della CO2 consiste nel farla reagire con idrogeno (che dev’essere necessariamente prodotto da fonti rinnovabili, per non vanificare i vantaggi in termini di riduzione delle emissioni di anidride carbonica). Come confermato nel corso dell’evento, il fulcro della ricerca in questo campo è lo sviluppo di catalizzatori che consentano un elevato grado di conversione dell’anidride carbonica. I catalizzatori oggi disponibili sono caratterizzati da efficienze di conversione molto basse e la ricerca è orientata verso nuovi materiali (ossido di zinco, zirconia, palladio, ecc.), tipicamente aggiunti al tradizionale rame. La riduzione elettrochimica della CO2 consiste sempre nel far reagire l’anidride carbonica e l’idrogeno, ma all’interno di una cella elettrochimica. In questo caso gli studi – in fase ancora embrionale – sono principalmente orientati allo sviluppo degli elettrodi.

Nel corso del congresso Sotacarbo ha presentato un lavoro dal titolo “Methanol synthesis from captured CO2 by catalytic hydrogenation” (autori: Mauro Mureddu, Francesca Ferrara e Alberto Pettinau), che presenta l’impianto sperimentale X-to-liquids (dove X sta per CO2, biomasse e carbone) e alcuni risultati sui catalizzatori sviluppati nell’ambito del progetto “Centro di Eccellenza sull’Energia Pulita”, finanziato dalla Regione Autonoma della Sardegna. APet