Al via la 6a edizione della summer school sulle CCUS
Si è aperta oggi a Carbonia, nel Centro ricerche Sotacarbo della Grande miniera di Serbariu, la Sesta edizione dell’International Sulcis Summer School
Si è aperta oggi a Carbonia, nel Centro ricerche Sotacarbo della Grande miniera di Serbariu, la Sesta edizione dell’International Sulcis Summer School sulle tecnologie di cattura, confinamento e riutilizzo della CO2.
Organizzata da Enea, Sotacarbo e dal Dipartimento di Ingegneria Meccanica dell’Università di Cagliari con la collaborazione dell’Iea CCc e di CO2GeoNet, la scuola ospita per cinque giorni circa 25 studenti, provenienti da diversi paesi (Algeria, Arabia Saudita, Argentina, Brasile, Egitto, Etiopia, India e Iran), di vari corsi di laurea magistrale e specialistica, dottorandi e giovani laureati con formazione in ingegneria, geologia e materie socio- economiche.
“Perché le Ccus?”. Sollevando e rispondendo a questo interrogativo il presidente della Sotacarbo, Alessandro Lanza, inaugura i lavori: “Dal 2016 al 2040 ci si aspetta una riduzione pro capite delle emissioni di CO2, eccetto per i paesi in via di sviluppo, come l’India, dove sono destinate quasi a raddoppiare. Nel 2060 solo la metà delle emissioni di CO2 saranno legate alla produzione di energia, la restante parte spetterà alle industrie. Il riutilizzo della CO2 riveste in questi scenari un ruolo chiave trasformando l’approccio della ricerca nel campo delle Ccs”.
Marcello Capra, in rappresentanza del Ministero dello Sviluppo economico, ha presentato le politiche internazionali sulle Ccs, soffermandosi sul Set-Plan europeo, il Carbon Sequestration Leadership Forum (CSLF) americano e sulla nuova “Mission Innovation” nata all’indomani della COP 21 di Parigi nel 2015. Tre iniziative ma lo stesso campo di azione. Il nuovo pacchetto europeo clima-energia, che verrà introdotto a seguito della strategia 20-20-20, è oggi ancora in discussione per assicurare obiettivi efficaci. In particolare l’Unione mira al perseguimento della sicurezza energetica, che, passando inevitabilmente per un periodo di transizione low-carbon, incrementerà gli investimenti della ricerca per la generazione di un mix energetico rinnovabile in cui spiccherà sempre di più il ruolo attivo del consumatore, come promotore dell’utilizzo efficiente delle risorse e dell’energia. In questo nuovo scenario – afferma Capra – le CCS e CCUS avranno obiettivi specifici, non ultimo la creazione di infrastrutture di trasporto. La raccomandazione a livello comunitario e mondiale è di muoversi rapidamente per lo sviluppo di prototipi (First Of A Kind). Niente più sussidi governativi ma progetti che si autofinanziano. Ad Abu Dhabi nel 2017, il settimo incontro ministeriale del CSLF ha incoraggiato, anche per le Ccus, la creazione di strategie a livello regionale che sviluppino, sperimentino e incoraggino il coinvolgimento degli stakeholders sino alla cooperazione a livello comunitario e internazionale riducendo in questo modo i costi di nuove tecnologie. La scuola è entrata poi nel vivo con la presentazione di Bhima Sastri, del Department of Energy americano, che ha dato un quadro delle attività portate avanti in questo settore dal National Energy Technology Laboratory. Dopo una breve carrellata dei vari aspetti della catena CCS e CCUS, lo studioso americano si sofferma sulla tecnologia Chemical Looping Combustion, una tecnologia promettente e testata con successo dal Department of Energy per la produzione di energia e la contemporanea cattura di correnti ricche di CO2 a costi competitivi. Nei prossimi giorni la Scuola passerà in rassegna tutte le tecnologie di separazione, confinamento e riutilizzo della CO2 e offrirà ai partecipanti una visione globale della ricerca e degli scenari energetici mondiali legati a tutti i problemi relativi alle emissioni di CO2; fornirà informazioni e aggiornamenti sugli aspetti tecnologici delle CCS, sugli sviluppi della ricerca, delle sue applicazioni e sullo stato di attuazione dei progetti in corso a livello europeo e internazionale. Una nuova sfida rappresentata dalla cattura e dal riutilizzo della CO2 non più solo residuo ma risorsa. EL
giu/18
ore 21:56
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Ultimo aggiornamento
09/01/2023, 11:48