77th IEA-FBC (International Energy Agency - Fluidized Bed Conversion), Bari, 18-19.10.2018
Il problema dello smaltimento dei rifiuti sta assumendo proporzioni rilevanti nell’ottica della riduzione dell’inquinamento e della loro valorizzazione energetica.
Il problema dello smaltimento dei rifiuti sta assumendo proporzioni rilevanti nell’ottica della riduzione dell’inquinamento e della loro valorizzazione energetica. A queste problematiche rispondono le nuove tecnologie di conversione dell’energia con impianti a letto fluido.
Di questo e di molto altro si è discusso durante la 77th IEA-FBC (International Energy Agency - Fluidized Bed Conversion). La due giorni ha visto esperti internazionali confrontarsi sullo stato dell’arte delle tecnologie BFB (letti fluidi bollenti) e CFB (Letti fluidi ricircolati).
[caption id="attachment_9202" align="aligncenter" width="803"] 77thIEA-FBC[/caption] A causa degli elevati costi di realizzazione di questa tipologia di impianti, i combustibili preferibilmente utilizzati sono rifiuti e plastiche, che riducono i costi di approvigionamento del combustibile. Il pre-trattamento di tali rifiuti, inteso come omogeneizzazione delle dimensioni e del contenuto di umidità, risulta fondamentale per il corretto funzionamento degli impianti e per garantire una produzione elettrica costante. Questo aspetto è stato sottolineato anche durante le presentazioni di Alar Konist, riguardante l’uso di combustibili ad alto contenuto di ceneri, e Patrick Yrjas che ha invece trattato la problematica della corrosione derivante dall’utilizzo di combustibili contenenti potassio.Altro tema di particolare interesse è stato quello della modellazione computazionale dei processi operanti in letto fluido. Il lavoro presentato dal Politecnico di Bari ha messo in luce come sia possibile studiare l’andamento delle reazioni e migliorare l’efficienza dei reattori, elaborando modelli di calcolo in grado di prevedere le prestazioni dei reattori al variare delle impostazioni operative. I software attualmente più utilizzati sono Ansys e Fluent.
Nel corso della conferenza, l’università di Caserta ha presentato i risultati ottenuti da un impianto a letto fluido bollente analogo all’impianto FABER (Fluidized Air-Blow Experimental gasifier Reactor) presente presso il centro ricerca Sotacarbo. Il lavoro ha fornito l’opportunità di valutare le prestazioni dell’impianto per la produzione di energia elettrica da gassificazione di biomasse e altre tipologie di combustibile.
La società pugliese ICMEA srl ha realizzato un’analisi tecnico-economica della gassificazione in letto fluido su piccola scala, affrontando il tema della reperibilità del combustibile, del trattamento dei sottoprodotti di processo, come idrocarburi pesanti e ceneri, e della riduzione dei costi di investimento per l’automazione.
Durante il meeting è stata visitata la centrale di produzione elettrica di Manfredonia, che utilizza combustibili da rifiuti in un impianto a letto fluido ricircolato. Le caratteristiche fondamentali dell’impianto sono riportate nella tabella seguente:
Taglia | 19 MW |
Tipologia di combustibile | CDR e CSS |
Grado di conversione | 99% |
Tipologia di caldaia | Reattore a letto fluido ricircolato |
Sistemi di abbattimento | De-SOx e De-NOx e filtri a maniche |
Operatività media annuale | Min 6500 ore/anno |
DM/GCalì
ott/18
ore 10:36
- Inizio evento
Ultimo aggiornamento
09/01/2023, 11:46