Impianto pilota per il recupero dello zolfo da fumi di ossi-combustione
I.O.S.T.O. (Innovative Oxyflue SO2 Treatment and Oxydation), un prototipo della tecnologia di produzione di H2SO4 da correnti gassose ricche di CO2.
Oggi la tecnologia di ossi-combustione rappresenta un’opportunità per produrre energia elettrica con un sistema complessivamente a bassissimo impatto ambientale e a costi competitivi.
Tale tecnologia, ancora allo stadio pilota–dimostrativo, è molto promettente su larga scala così da essere stata
selezionata come una delle soluzioni tecnologiche più convenienti per un progetto dimostrativo CCS da realizzarsi nel Sulcis.
Nel 2013, Sotacarbo ha avviato in collaborazione con Enea e Itea (società italiana del gruppo Sofinter – Ansaldo Caldaie), un programma per la realizzazione di un impianto pilota di ossi-combustione da 48 MW termici sperimentato in scala significativa per la prima volta a livello mondiale da installare nel Sulcis.
Lo scopo del pilota di ossi-combustione è sperimentare carboni di basso rango, e in particolare carbone ad alto tenore di zolfo, ad una scala di potenza tale da permettere la progettazione di impianti industriali di grande taglia (10-20 volte più grandi) con fattori di rischio industriale accettabili.
Nel 2015 è stato installato, nell’area sperimentale situata presso il Centro Ricerche Sotacarbo, un impianto micro-pilota della capacità di 3 Nm 3 /h per la produzione di acido solforico di grado commerciale con recupero dello zolfo da fumi combustione provenienti da un ossi-combustore flameless.
L’impianto realizzato, ribattezzato I.O.S.T.O. (Innovative Oxyflue SO2 Treatment and Oxydation), rappresenta un prototipo essendo il primo esempio di applicazione della tecnologia di produzione di acido solforico a correnti gassose di fumi di combustione ricche di CO2 con basse concentrazioni di SO2-SO3.
L’attività sperimentale su I.O.S.T.O consente la valutazione e l’ottimizzazione del processo di produzione di energia elettrica, con l’ausilio anche di un modello dinamico sviluppato ad hoc in collaborazione con il Politecnico di Milano.