Carbon Dioxide Utilization Summit, Reykjavik - 18-19.10.2017

L’anidride carbonica, uno dei principali responsabili dell’aumento dell’effetto serra e dei conseguenti mutamenti climatici, non più problema ma risorsa e opportunità

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What is it

L’anidride carbonica, uno dei principali responsabili dell’aumento dell’effetto serra e dei conseguenti mutamenti climatici, non più problema ma risorsa e opportunità. Di questo si è discusso nel corso della nona edizione del Carbon Dioxide Utilization Summit, tenutosi a Reykjavik (Islanda) il 18 e 19 ottobre e organizzato dalla Active Communication International (ACI).

Nel corso dell’evento è stato sottolineato, più volte e con forza, come il reimpiego della CO2 per la produzione di combustibili liquidi e composti chimici sia sempre più promettente, sia dal punto di vista ambientale che da quello economico. Se da un lato produrre combustibili liquidi da CO2 (e idrogeno da fonti rinnovabili) consente di rimpiazzare, almeno in parte, i derivati del petrolio, d’altra parte un tale approccio porta notevoli vantaggi in termini di regolazione e gestione della rete elettrica. Con la diffusione sempre maggiore degli impianti di generazione elettrica da fonti rinnovabili non programmabili (eolico e fotovoltaico su tutti), son sempre più frequenti le discrepanze, sia temporali che geografiche, tra domanda e offerta di energia. In questo senso, le tecnologie di utilizzo della CO2 consentono un impiego dell’energia in surplus, contribuendo alla stabilizzazione della rete elettrica, oggi effettuata mantenendo in “riserva calda” (con inutile consumo di combustibile e conseguenti emissioni di CO2 e di inquinanti) centrali termoelettriche alimentate a combustibili fossili, che devono star pronte a immettere energia in rete.

La strategia proposta per il contenimento delle emissioni – pienamente in linea con l’approccio che Sotacarbo segue ormai da anni per le proprie ricerche – è quella di prevenire le emissioni grazie a un ulteriore sviluppo delle rinnovabili, minimizzarle aumentando l’efficienza degli impianti (in fase di produzione e di utilizzo), riciclare la CO2 e confinare geologicamente quella non riciclabile.

Lo sviluppo tecnologico si scontra ancora con l’elevato costo dei sistemi di elettrolisi per la produzione di idrogeno dall’acqua e con la bassa efficienza di conversione dei catalizzatori impiegati per promuovere le reazioni. Tali aspetti sono oggetto di grande attenzione da parte di chi fa ricerca e di chi sviluppa i componenti. Per accelerare un tale sviluppo, infine, è stata evidenziata la necessità di creare una rete ampia di collaborazioni tra i vari soggetti operanti nel settore.

Il congresso è stato preceduto, il 17 ottobre, da una visita al George Olah Power to Methanol Plant della Carbon Recycling International (CRI), il primo (e per ora unico) impianto al mondo che, su scala dimostrativa, produce 4000 tonnellate all’anno di metanolo (commercializzato come Vulcanol) da CO2 ed energia elettrica, entrambe di origine geotermica. APet/MM

 

Dates and times

20
Oct/17

hours 10:02 - Event start

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Last update

09/01/2023, 11:55