Sotacarbo e Ungheria insieme per il Just Transition Fund

Collaborazione e innovazione al centro dell’incontro tra Sardegna e Ungheria per una transizione giusta

Date:
06 June 2025

L'Amministratore Unico di Sotacarbo Mario Porcu durante il suo intervento.
L'Amministratore Unico di Sotacarbo Mario Porcu durante il suo intervento.  

La buona riuscita del Just Transition Fund è facilitata dalle collaborazioni tra i membri dell’Unione Europea.

Con questo spirito il Centro Regionale di Programmazione della Regione Sardegna ha organizzato un incontro a Carbonia con la delegazione ungherese che gestisce il JTF in Ungheria, per un confronto e una condivisione di esperienza e best practices sui progetti in corso in questo ambito.

La delegazione ungherese, dopo un incontro con l’Amministrazione comunale di Carbonia, ha visitato il Centro Ricerche Sotacarbo nella Grande Miniera di Serbariu per conoscere i progetti di ricerca della Società. L’amministratore Unico di Sotacarbo Mario Porcu ha spiegato che “Sotacarbo vanta numerose collaborazioni internazionali del massimo livello ed è sempre aperta ad accordi di questo tipo, anche con l’Ungheria qualora ci fosse l'opportunità di sviluppare assieme progetti per la produzione di energia a basse emissioni”.

Il Direttore della Ricerca e Sviluppo di Sotacarbo Alberto Pettinau ha illustrato i progetti di ricerca in corso con particolare attenzione per il progetto REFUEL, finanziato dal JTF con 19 milioni di euro. Il progetto prevede la realizzazione di un impianto dimostrativo per la sintesi del metanolo rinnovabile da idrogeno verde e anidride carbonica separata direttamente dall’aria.

L’importanza del coinvolgimento della popolazione nella riuscita di qualsiasi progetto è stata spiegata dal Direttore degli Affari Generali Gianni Serra: “Quello che contraddistingue il JTF dagli altri progetti è la necessità di voler dare risposta al disagio di collettività penalizzate dal passaggio da un’economia basata sui fossili a una che punta alla neutralità climatica. Un tema delicato come quello dell’energia richiede una comunicazione onesta e duratura”. EF

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06/06/2025, 16:14