16th Conference on Carbon Dioxide Utilization (ICCDU2018) - Rio de Janeiro, 27-30.08.2018
Rifiuto o risorsa? Questo è il quesito che, soprattutto negli ultimi anni, si sta ponendo la comunità scientifica internazionale a proposito dell’anidride carbonica (CO2).
Rifiuto o risorsa? Questo è il quesito che, soprattutto negli ultimi anni, si sta ponendo la comunità scientifica internazionale a proposito dell’anidride carbonica (CO2). Universalmente riconosciuta come una delle principali cause dei mutamenti climatici, e per questo gestita come problema da risolvere o prevenire, da qualche anno la CO2 si sta affermando anche come materia prima per la produzione di combustibili, materiali da costruzione, plastiche e composti chimici, sostituendo in questo senso i derivati petroliferi.
Di questi aspetti, delle enormi prospettive di sviluppo e dell’impatto positivo sull’ambiente, si è discusso a Rio de Janeiro nel corso della 16ma Conferenza internazionale sulla separazione e il riutilizzo della CO2 (ICCDU 2018). La Conferenza, nata nell’ormai lontano 1991 e dal 2015 organizzata a cadenza annuale per via del sempre maggiore interesse nel settore, è considerata la più prestigiosa a livello accademico e scientifico nel campo del riutilizzo della CO2 e degli aspetti strategici del recente sviluppo tecnologico.
Circa 150 esperti provenienti da tutto il mondo, in rappresentanza di imprese, centri di ricerca e università, hanno evidenziato i grandi progressi della ricerca, i materiali innovativi che consentono processi sempre più efficienti e le prospettive future. Combustibili quali il metanolo e il dimetiletere, materiali da costruzione, prodotti chimici, polimeri per la realizzazione di molti dei prodotti di consumo, che oggi derivano prevalentemente dal petrolio, sono ormai realizzabili recuperando la CO2 dai fumi di centrali termoelettriche e impianti industriali. Oltre a questo, le tecnologie potranno giocare un importante ruolo nel settore dell’accumulo di energia, che consentirà una sempre maggiore diffusione degli impianti di generazione elettrica da fonti rinnovabili.
Nel corso dell’evento, la multinazionale Covestro ha presentato gli studi sulla realizzazione di polimeri dal riutilizzo della CO2. Con questi possono essere realizzati prodotti di largo consumo, per esempio i materassi da letto. Un tema particolarmente sentito riguarda lo sviluppo dei catalizzatori; in tal senso, di particolare interesse sono stati i risultati presentati dall’Università di Calgary (Canada) e dall’Università di San Paolo (Brasile). Infine l’Università di Aachen (Germania) ha proposto un metodo standard per la valutazione del ciclo di vita delle tecnologie di conversione della CO2.
Sotacarbo ha presentato i risultati della propria ricerca sullo sviluppo di catalizzatori avanzati per la produzione di metanolo e dimetiletere – due combustibili puliti applicabili anche nel settore dell’autotrazione – da CO2 e idrogeno da fonti rinnovabili. I due lavori (uno dei quali elaborato in collaborazione con l’Università di Cagliari) sono stati finanziati dalla Regione Autonoma della Sardegna (nell’ambito del progetto “Centro di Eccellenza sull’Energia Pulita”) e in parte dal Ministero dello Sviluppo Economico (attraverso il programma della “Ricerca di Sistema”). APettinau-MMureddu
Sep/18
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